sabato 13 giugno 2020

Step 25: Sintesi finale

In questo corso abbiamo analizzato le varie sfaccettature del verbo “sfruttare”, facendo collegamenti multidisciplinari, passando dalla storia del termine alle sue applicazioni.

La sua origine e il suo significato ci permettono di comprendere a fondo l’immagine del frutto, lo sfruttamento materiale, che ci fa capire come l’uomo nel corso dei secoli sia stato in grado di sfruttare tutto ciò che la natura gli ha offerto per il proprio progresso, dall’antichità fino ai giorni nostri.

Questo progresso tuttavia ha messo in evidenza la sua connotazione negativa, quello dello sfruttamento, sia ambientale che umano. Sono molte le correnti letterarie ed artistiche che hanno condannato questa piaga sociale, passando dal verismo sociale nella letteratura in Europa (Giovanni Verga che trattò lo sfruttamento minorile) fino al Muralismo Messicano nella pittura. A schierarsi contro lo sfruttamento sono anche il cinema e la cronaca, che ci fanno comprendere come ancora oggi a molte persone i diritti siano negati. Anche la scienza stessa ha messo in risalto i pericoli e i rischi che questo sfruttamento, soprattutto ambientale, sta causando, come i cambiamenti climatici, l’inquinamento e lo scioglimento dei ghiacciai.

Da poco abbiamo vissuto una pandemia globale che ci ha fatto capire quanto questo sfruttamento sia sbagliato, bisogna infatti rispettare la natura e tutti i suoi organismi.

Il suo significato ci permette anche di denotare la sua funzione positivistica, quello dello sfruttamento di un’idea; sin dai tempi antichi, come narrato nella mitologia, l’uomo ha sfruttato la sua conoscenza e le idee di grandi menti (i brevetti) per riuscire a creare grandi innovazioni. Da sempre l’uomo è stato in grado di sfruttare le risorse che la natura ha da offrire per migliorare la propria vita, passando dallo sfruttamento del terreno per procurarsi il cibo nell’antichità ad invenzioni che sfruttano le leggi naturali per semplificare il proprio lavoro, ad esempio la ruota idraulica nel Medioevo o la macchina a vapore nel Settecento; o addirittura per migliorare la propria vita, come ad esempio l’elettricità nell’Ottocento che ha permesso la creazione di microchip che hanno rivoluzionato il mondo e la società, o ancora lo sfruttamento di materiali per la costruzione di un luogo sicuro in cui vivere o per erigere enormi grattacieli.

Il percorso che abbiamo creato su questo blog ci ha fatto capire quanto questo termine ha offerto e di quanto abbia altro da offrire, infatti si potrebbero fare elenchi enormi per renderci conto di quante invenzioni tecnologiche ha permesso la sua applicazione.

mercoledì 10 giugno 2020

Step 23: Volantino esplicativo



Se ci rifacciamo alla relatività generale il teletrasporto può essere sfruttato come un viaggio nel tempo se applicato a grandi distanze e a velocità vicine a quella della luce.

Step 22: Invenzione futura

Come invenzione non ancora esistente vorrei prendere in considerazione il teletrasporto e i viaggi nel tempo. Il teletrasporto potrebbe essere sfruttato in innumerevoli modi, ma la domanda principale è, potrebbe essere possibile tale invenzione in un futuro non troppo lontano? Sembrerebbe di si, infatti si sta studiando un possibile modo per applicare tale tecnologia.

Forma spazio-temporale di un warmhole
Il wormhole, detto anche ponte di Einstein-Rosen, è un teorico cunicolo spazio-temporale che dovrebbe essere in grado di distorcere la struttura spazio-temporale utilizzando altissima energia, assorbendo la materia e l’energia esterna ma non restituendola più. L’aspetto e il meccanismo dovrebbe essere simile a quelli del buco nero, che assorbe l’energia dello spazio ma non la restituisce. Se fosse possibile ricreare un vero wormhole si potrebbe sfruttare in modi pressoché infiniti: dal teletrasporto ai viaggi nel tempo. 

I wormhole sono ammissibili nell'ambito della relatività generale, ma la possibilità fisica di queste soluzioni è incerta. Inoltre, non si sa se la teoria della gravità quantistica, ottenuta condensando la relatività generale nella meccanica quantistica, permetterebbe l'esistenza di questi fenomeni. La maggioranza delle soluzioni conosciute della relatività generale, che permettono l'esistenza di wormhole attraversabili, richiedono l'esistenza di un particolare tipo di materia esotica che abbia densità negativa di energia.

Queste scoperte sono ancora in via di studio, il suo sviluppo potrebbe rivoluzionare la nostra società, basti pensare ai modi in cui si può sfruttare, ad esempio per ridurre l'inquinamento "spedendo" le merci da esportare istantaneamente anzichè usare aerei o navi, per aiuti umanitari, o anche per la futura conquista dello spazio. Il viaggio nel tempo è l'uso che sfrutterebbe appieno il teletrasporto.

lunedì 8 giugno 2020

Step 21: Brevetti

L'energia al giorno d'oggi è sfruttata in molti modi. Ne esistono di vario tipo, principalmente si divide in rinnovabile e non rinnovabile; le prime sono sempre di più in via di impiego. Ovviamente la gestione dei meriti nel suo sviluppo è cruciale. Di brevetti che hanno aiutato lo sviluppo di questo tipo di energia ce ne sono molti; in particolare volevo analizzare il brevetto US4036716A (1972), riguardante uno dei modelli di generatore eolico il quale prende spunto dal brevetto GB347024A (1930).


US4036916A, generatore eolico
Un generatore eolico è una struttura o una macchina elettro-meccanica costruita per sfruttare/trasformare l'energia cinetica del vento in energia elettrica attraverso l'utilizzo di pale. Il modello del brevetto fu uno dei primi infatti il suo funzionamento è legato ad una "campana" che raccoglie il vento ed attraverso quella ruota munita di pale rappresentata nell'immagine produce energia cinetica.

Intorno al 1980 questo brevetto viene migliorato, infatti con il brevetto US4508973A (1984-2004) si ha un sostanziale miglioramento tecnologico.
US4508973A, generatore eolico
Questo miglioramento è dovuto all'impiego delle moderne turbine eoliche con assetto verticale, infatti il generatore verrà collegato alle pale eoliche.


giovedì 4 giugno 2020

Step 19: Nella scienza applicata

Le discipline scientifiche possono essere suddivise in tre categorie: le scienze formali, le scienze empiriche e le scienze applicate. Le prime, di cui fa parte anche la matematica, costruiscono teorie astratte. Le seconde (fisica, chimica, biologia) studiano la natura a partire da osservazioni empiriche. Le terze (es. ingegneria, medicina), sfruttando i risultati delle prime due, fanno progredire la tecnologia e l'industria sviluppando nuovi prodotti e servizi.

L'ingegneria in particolare è la disciplina che ha come obiettivo l'applicazione dei risultati delle scienze matematiche, fisiche e naturali per arrivare a soluzioni in grado di soddisfare le esigenze della società mediante le fasi della progettazione, realizzazione e gestione degli stessi.

L'ingegneria si può considerare come una vera e propria "teoria della tecnologia", che implica lo sfruttamento di conoscenze derivate principalmente dalla matematica e dalla fisica per lo studio degli aspetti strutturali e funzionali di oggetti utili in ogni ambito, creati per il progresso socio-tecnologico-scientifico.

https://it.wikipedia.org/wiki/Ingegneria

lunedì 1 giugno 2020

Post 1: Censimento

Oggi, cade l'anniversario (1 Giugno 1890) del primo utilizzo della macchina tabulatrice.

La macchina tabulatrice è stata creata da Herman Hollerith, ingegnere informatico statunitense e primo fondatore di IBM per conteggiare i risultati del censimento. Per censimento si intende la registrazione della popolazione sul suolo ed è conservato in appositi registri. Al momento dell'aggiornamento si presentava il problema della trascrizione (fatta a mano, perciò molto scomoda) e si sentì l'esigenza di automizzare il tutto. A questo proposito l'invenzione di Hollerith sfruttò appieno le nascenti tecnologie informatiche.

Macchina tabulatrice.
"La macchina tabulatrice aveva come base l'idea delle schede perforate di Charles Babbage, ma in questo caso le schede non specificavano il programma, bensì gli input e gli output.

Ogni scheda rappresentava delle risposte (per esempio "maschio" poteva essere rappresentato da una perforazione e "femmina" dalla mancanza di perforazione), usando un particolare codice (chiamato "codice Hollerith"); la macchina era collegata ad un circuito elettrico, che veniva acceso o spento a seconda della presenza o meno dei buchi nelle schede (che avevano la stessa forma di una banconota da un dollaro, per agevolare i depositi).

In particolare, una scheda era divisa in 288 zone che rappresentavano i dati anagrafici. Per decodificare queste informazioni, si sovrapponeva in ogni scheda un apparecchio con una batteria di aghi retrattili, che in assenza di perforazione venivano fermati dal cartoncino, altrimenti l'ago finiva in una vaschetta piena di mercurio, chiudendo il circuito. La corrente passava in un filo, azionando un relè, che faceva avanzare di uno scatto uno dei 40 contatori (i contatori servivano per registrare le diverse risposte di un utente)."

Fonte: Wikipedia

Step 25: Sintesi finale

In questo corso abbiamo analizzato le varie sfaccettature del verbo “sfruttare”, facendo collegamenti multidisciplinari, passando dalla stor...