La macchina tabulatrice è stata creata da Herman Hollerith, ingegnere informatico statunitense e primo fondatore di IBM per conteggiare i risultati del censimento. Per censimento si intende la registrazione della popolazione sul suolo ed è conservato in appositi registri. Al momento dell'aggiornamento si presentava il problema della trascrizione (fatta a mano, perciò molto scomoda) e si sentì l'esigenza di automizzare il tutto. A questo proposito l'invenzione di Hollerith sfruttò appieno le nascenti tecnologie informatiche.
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Macchina tabulatrice. |
Ogni scheda rappresentava delle risposte (per esempio "maschio" poteva essere rappresentato da una perforazione e "femmina" dalla mancanza di perforazione), usando un particolare codice (chiamato "codice Hollerith"); la macchina era collegata ad un circuito elettrico, che veniva acceso o spento a seconda della presenza o meno dei buchi nelle schede (che avevano la stessa forma di una banconota da un dollaro, per agevolare i depositi).
In particolare, una scheda era divisa in 288 zone che rappresentavano i dati anagrafici. Per decodificare queste informazioni, si sovrapponeva in ogni scheda un apparecchio con una batteria di aghi retrattili, che in assenza di perforazione venivano fermati dal cartoncino, altrimenti l'ago finiva in una vaschetta piena di mercurio, chiudendo il circuito. La corrente passava in un filo, azionando un relè, che faceva avanzare di uno scatto uno dei 40 contatori (i contatori servivano per registrare le diverse risposte di un utente)."
Fonte: Wikipedia
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