domenica 24 maggio 2020

Step 13: Nel Settecento

Fra la metà del 18° secolo si sviluppò, a partire dall’Inghilterra, un cambiamento epocale per l’umanità: la prima rivoluzione industriale. Prima di allora il mondo aveva come unica possibile fonte di forza la meccanica, per qualunque lavorazione (agricola o artigianale) o per la trazione di mezzi destinati al trasporto di persone o cose, solo le braccia dell’uomo o qualche animale domestico, come il cavallo o il bue. È proprio la macchina a vapore, perfezionata da Watt, a determinare un cambiamento epocale che ha permesso all’umanità per la prima volta nella storia di svincolarsi dalla fatica fisica con un mezzo in grado di fornire, con continuità, potenza e lavoro meccanico. Il cambiamento iniziò con le prime applicazioni della macchina a vapore alle pompe idriche usate per le miniere e alle macchine associate ai telai per la produzione tessile, ma ben presto investì e trasformò radicalmente ogni aspetto della vita economica e sociale, dalla produzione di beni ai trasporti.

La macchina a vapore venne realizzata da un mercante nel 1712, Thomas Newcomen ed aveva la particolarità di sfruttare il vapore per creare energia meccanica. L’idea geniale fu quella di ricavare nel cilindro due compartimenti con dentro un pistone stantuffo che tramite la pressione del vapore spinge un’asta metallica che esce dal cilindro, il movimento viene trasferito a una trave collegata a una ruota; la corsa del pistone a metà cilindro gli imprime mezzo giro, l’altra corsa nell’altra metà, lo completa.
Funzionamento macchina a vapore.

La poca efficienza di tempi e di economia, che aveva questo sistema era che una volta emesso un cilindro, bisognava aspettare che si raffreddasse per far tornare al suo posto il pistone, dopodichè bisognava aspettare che l’acqua bollisse di nuovo per generare altro vapore per un’altra spinta.


Significa che fatto un giro completo bisognava attendere per fargliene compiere un altro. James Watt si introdusse nel campo del vapore analizzando le macchine di Newcomen. Egli aggiunse alla macchina un condensatore. La sua invenzione permette di mantenere il cilindro, nel quale si muove il pistone, sempre caldo, utilizzando appunto il condensatore, ovvero un recipiente collegato al cilindro nel quale il vapore viene riconvertito sì in acqua, ma in acqua caldissima pronta in pochi istanti a nuovamente bollire e generare altro vapore. Con lo sviluppo della macchina di Watt iniziarono i primi esperimenti di applicazioni, ad esempio installando la macchina nei battelli, creando così i battelli a vapore.

Fonte: Wikipedia

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