Rivoluzione neolitica. Campo di grano. |
L’agricoltura è nata in alcuni centri primari dai quali si è poi diffusa nel resto del mondo. L’addomesticazione di piante e animali è iniziata nelle aree tropicali e subtropicali dove vi è una sufficiente umidità per la crescita di vegetali e per la presenza di piante selvatiche adatte alla coltivazione. I primi segni di domesticazione sono stati ritrovati in Asia sud-occidentale tra le foci dei fiumi Tigri ed Eufrate, nella Mezzaluna Fertile. Grano e orzo sono state le prime colture ad essere coltivate in quest’area.
L’introduzione dell’agricoltura ha comportato alcuni cambiamenti sia nello stile di vita che nelle caratteristiche fisiologiche degli esseri umani. I cacciatori-raccoglitori conducevano una vita nomade, spostando il loro accampamento in risposta al susseguirsi delle stagioni, i coltivatori, invece, divennero sedentari e iniziarono a costruire i primi villaggi. A questo seguirono altri cambiamenti. In seguito alla domesticazione e ad un passaggio ad uno stile di vita sedentario negli individui adulti è aumentata la capacità di digerire il latte. I cacciatori-raccoglitori avevano un alto livello di intolleranza al lattosio, diversamente dagli allevatori-coltivatori, la tolleranza è aumentata probabilmente in risposta alla maggiore assunzione di latte e prodotti caseari. L’introduzione dell’agricoltura ha inoltre permesso un notevole sviluppo demografico, il tasso di crescita delle popolazioni di coltivatori-allevatori era cinque volte superiore a quello dei cacciatori-raccoglitori.
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