La poesia che volevo analizzare è proprio di un importante poeta ermetico siciliano, Salvatore Quasimodo, "Ed è subito sera":
«Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.»
Nel primo verso il poeta sfrutta l'immagine del cuore nella frase “nel cuor della terra” per esaltare lo stato d’animo dell’uomo che si sente smarrito e incapace di affrontare le difficoltà della vita. Ciò che più gli pesa è l’incapacità di comunicare con i suoi simili, che lo condanna all’isolamento rendendo l’esistenza ancora più triste e penosa.
Nel secondo verso è come se il poeta voglia dare un segno di speranza sfruttando l’immagine di un individuo che viene “trafitto da un raggio di sole”. In realtà, Quasimodo vuole evocare l’esistenza umana che oscilla continuamente tra l’attesa della felicità e il dolore (cit. a Schopenauer). Il raggio di sole trafigge l’uomo, in quanto la speranza di essere felice cede subito il posto alla cocente delusione.
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