martedì 26 maggio 2020

Step 15: Nel Novecento

Il silicio è un importante elemento chimico per l’elettronica e per le sue varie branche perché è un semiconduttore e viene sfruttato per la produzione dei principali dispositivi elettronici e microelettronici come i transistor, i microcircuiti (o chip), i diodi ed i diodi ad emissione luminosa (LED) ma anche i pannelli fotovoltaici.

A sfruttare pienamente il silicio sono stati i microcircuiti. Il primo passo risale al 1958 (11 anni dopo l’invenzione del transistor) quando Jack Kilby, un ingegnere appena assunto alla Texas Instruments, riuscì a installare su una piastrina di silicio transistor, resistori, diodi, condensatori e relativi collegamenti, ottenendo il chip, ovvero il primo circuito integrato.
Microchip con relativi transistor.

Per avere un’idea del valore di questa invenzione basti pensare che i circuiti che permettevano il funzionamento del primo calcolatore elettronico occupavano un’intera stanza per fornire le stesse prestazioni che ora vengono svolte dalle calcolatrici tascabili. Successivamente, nel 1971, tre ingegneri elettronici dell’Intel, tra i quali l’italiano Federico Faggin, misero a punto il microchip, un supercircuito integrato che riuniva in un unico oggetto le funzioni di diversi chip e si trattava di una scaglia di 4x3 millimetri che conteneva 2.250 transistor, programmabile per svolgere tutte le operazioni aritmetiche, logiche e di controllo necessarie a un computer, ma anche a una scheda telefonica o a un elettrodomestico

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